25/11/10

Mini shopaholic

OK. Don’t panic. I’m in charge. I, Rebecca Brandon (née Bloomwood), am the adult. Not my two-year-old daughter. Only I’m not sure she realizes this.
‘Minnie, darling, give me the pony.’ I try to sound calm and assured, like Nanny Sue off the telly.
‘Poneeee.’ Minnie grips the toy pony more tightly.
‘No pony.’
‘Mine!’ she cries hysterically. ‘Miiiine poneee!’
Aargh. I’m holding about a million shopping bags, my face is sweating, and I could really do without this. (da Mini shopaholic di Sophie Kinsella)

"Sono la madre con la bambina più favolosa del mondo. E insieme faremo faville. Lo so." E che faville! Becky Brandon (nata Bloomwood) era convinta che essere madre fosse una passeggiata, ma naturalmente deve ricredersi. Ora che la piccola Minnie ha due anni è a dir poco un uragano, specie quando entra nei negozi afferrando tutto ciò che vede al grido di "Miiiio!", e sembra avere già le idee molto chiare in fatto di shopping. Da qualcuno deve avere pur preso... Becky esclude che sua figlia sia una bambina viziata, anche se in realtà non sa come fare con lei. In fondo il mestiere di mamma non si improvvisa e deve ammettere che forse ha ragione suo marito Luke: c'è proprio bisogno di una supertata come quelle dei reality televisivi. D'altra parte, è un momento un po' delicato per tutti: Becky e Luke vivono ancora a Oxshott nella casa dei genitori di lei, la convivenza forzata alla lunga pesa e la crisi finanziaria si fa sentire, causando ogni genere di preoccupazione in famiglia. Una cosa è certa: Becky si deve dare una regolata con le spese - a modo suo, però -, e lei è animata dalle migliori intenzioni. Questo comunque non le impedisce di organizzare (molto in economia!) una strepitosa festa a sorpresa per il compleanno di Luke. In effetti le sorprese non mancheranno, soprattutto perché mantenere il segreto non si rivelerà affatto facile... (da Ibs)

Della serie della shopaholic è quello che mi è piaciuto meno. La protagonista in apparenza è la bambina ma in realtà tutto il libro racconta i preparativi per la festa di compleanno a sorpresa a Luke. Secondo me poteva sbizzarrirsi di più con le avventure con Minnie. Spero che se ci sarà un prossimo volume nella serie, torni a raccontare le avventure divertenti del passato.

17/11/10

The secret adversary

It was 2 p.m. on the afternoon of May 7, 1915. The Lusitania had been struck by two torpedoes in succession and was sinking rapidly, while the boats were being launched with all possible speed. The women and children were bwing lined up awaiting their turn. Some still clung desperately to husbands and fathers; others clutched their children closely to their breasts. One girl stood alone, slightly apart from the rest. She was quite young, not more than eighteen. She did not seem afraid, and her grave, steadfast eyes looked straight ahead. (da "Secret adversary" di Agatha Christie)

'Due giovani avventurieri offronsi qualsiasi lavoro dovunque, dietro buon compenso'. Questo singolare annuncio viene pubblicato dall'ex ufficiale Tommy e dall'infermiera Tuppence, smobilitati, senza un soldo e bisognosi di un impiego. Entrambi amano l'avventura e il rischio, e non dovranno attendere molto per mettersi alla prova. Dopo la Rivoluzione d'ottobre, infatti, il mondo si sta dividendo in due blocchi contrapposti, e l'ambiente delle spie è in fermento. Grazie a una conversazione ascoltata per caso, la simpatica "coppia di svitati incoscienti" si ritrova sulle tracce di Jane Finn, una giovane americana misteriosamente scomparsa dopo aver ricevuto alcuni documenti segreti. Ma dove si nasconde quella donna? Scritto nel 1922, "Avversario segreto" segna l'esordio di Agatha Christie come autrice di 'spy stories', un genere al quale la regina del mistero ha regalato una serie di capolavori. (da BOL)

Questo romanzo ha un preludio molto bello tratto da un fatto realmente accaduto, l'affondamento del transatlantico Lusitania da parte di un U-Boat tedesco nel 1915. Non è una classica storia di Agatha Christie, ma un libro di spionaggio con altri due protagonisti, Tommy e Tuppence, quindi secondo me merita la lettura anche solo per ritrovare un'Agatha diversa dal solito!