Simpatico film di Ficarra e Picone del 2006 con Ficarra, Picone, Arnoldo Foà e Remo Girone.
Daniele (Picone) frequenta stancamente l'università. Tommaso (Ficarra) è un piccolo ladruncolo che vive di espedienti. La vita dei due s'incontra per caso, o meglio si scontra in un incidente in cui un cd viene involontariamente scambiato fra i due. I ragazzi s'incontrano per scambiare il cd e si conoscono, scoprendo di avere un grosso segreto che li accomuna.
Il film è una commedia che ha spunti molto divertenti e la trama è meno banale di quello che si possa pensare sull'argomento scambio d'identità. Se vi capita di trovarlo a noleggio ve lo consiglio.
Ogni tanto mi capita di alzarmi con una canzone in testa e di canticchiarla tutto il giorno. Quella di oggi mi da' lo spunto per una nuova sezione musica del blog ;-) La canzone fissazione di oggi è di Skin, creata per la colonna sonora del film "Parlami d'amore" di Muccino (che non guarderò mai, non è proprio il mio genere!) La voce di Skin è veramente molto particolare, la musica di questa canzone mi è entrata in testa e non mi lascia più... Sto cercando di esorcizzarla ascoltandola a ripetizione. Ho fatto scappare pure Teo dalla stanza che si è stufato di questa nenia :-D
Skin - Tear Down These Houses
Sometimes what you say confuses what you mean a mouth of strangled words Come spinning out your mouth nothing’s like the dream forget the words I say just let them hit the ground as long as we can tear down these houses tear down these houses
You can run away while I protect the way I am there’s comfort in the pain ripping through my heart that kicks you when you’re down stand down on your demands ’cause no one wins this war you sharpened your weapon for another useless cause there’ll be no survivors as long as we can Tear Down These Houses tear down these houses
what have you done to me what have I done to you
facing each other to the death no other soul to understand
a mouth of strangled words come spinning out your mouth there’s nothing like a dream (nothing like a dream) there’s nothing like a dream (nothing like a dream) as long as we can tear down these houses as long as we can tear down these houses
what have you done to me what have I done to you
Ho trovato anche la traduzione:
Skin - Tear Down These Houses
Talvolta ciò che dici Confonde ciò che intendi la bocca strangola le parole Non è in grado di ruotarle nella bocca Non c’è niente come un sogno Dimentica le parole che ho detto Lasciale toccare il suolo Fintanto che siamo in grado di abbattere queste case, Abbattere queste case Puoi scappare via Mentre io preverrò il modo in cui sono c’è fiducia nel dolore Strisciante attraverso il mio cuore che ti colpisci l’ultima via stai giu’ al tuo cuore senza speranza perche’ nessuno vince questa guerra affili la tua arma per un altro inutile richiamo Non ci saranno sopravvissuti Fintanto che siamo in grado di abbattere questi muri cosa mi hai fatto cosa ti ho fatto tutti e due ci affacciamo alla morte nessun’altra anima da comprendere la bocca strangola le parole Non è in grado di ruotarle nella bocca Non c’è niente come un sogno (nulla come un sogno) Non c’è niente come un sogno (nulla come un sogno) Fintanto che siamo in grado di abbattere questi muri Fintanto che siamo in grado di abbattere questimuri cosa mi hai fatto cosa ti ho fatto...
Gnazio Manisco ricomparse a Vigata il tri di ghinnaro del milli e ottocento e novantacinco, che era oramà quarantacinchino, e in paìsi nisciuno sapiva cchiù chi era e lui stisso non acconosceva cchiù a nisciuno doppo vinticinco anni passati nella Merica.
L'emigrante Gnazio alla soglia dei cinquant'anni torna dall'America, compra un appezzamento di terra e appena riesce a coltivarla, decide di prender moglie. Valuta diverse proposte, ma decide per Maruzza Musumeci, una bellissima ragazza che fa alcune strane richieste per acconsentire alle nozze.
Il mito della sirena ai giorni nostri. Troppo favola per i miei gusti. Una nota sul linguaggio: in questo libro il siciliano è predominante. Lo si può leggere in maniera scorrevole solo dopo adeguato allenamento con gli altri suoi libri ;-)
"Dossier Odessa" (titolo originale "The Odessa File"), film del 1974 di Roland Neame con Jon Voight, è stato una piacevole sorpresa.
Un giornalista viene in possesso del diario di un suicida, un ex detenuto di un campo di concentramento tedesco e si appassiona e commuove alla sua storia facendo propria la ricerca del criminale nazista che era il crudele capo del campo.
Il film è tratto da un libro del 1963 di Frederick Forsyth, quindi è di spionaggio vecchio stampo. Con l'eccesso di effetti speciali a cui ci hanno abituati, fa piacere vedere un film sorretto dalla sola trama.
In vari punti del film viene sollevato un interrogativo: vale la pena perseguire i criminali di guerra nazisti o è un argomento che non interessa più a nessuno? La storia è ambientata nel '63 o giù di li', quindi solo pochi anni dopo la fine della guerra. Vivendo in un paese dove hanno catturato e processato Priebke, che sconta attualmente agli arresti domiciliari una sentenza definitiva all'ergastolo, sembra che la risposta sia sì.
Domenica partirò per una settimana di vacanza in Egitto... Ultimamente son stata molto impegnata e non ho avuto tempo di aggiornare il blog. Spero di rimediare al ritorno! Ciao a tutti!
A man with a wooden leg walked along a hospital corridor.He was a short, vigorous type with an athletic build, thirty years old, dressed in a plain charcoal grey suit and black toecapped shows. He walked briskly, but you could tell he was lame by the slight irregularity in his step: tap-tap, tap-tap. His face was fixed in a grim expression, as if he were suppressing some profound emotion.
I Danesi si sono arresi alla forza tedesca. La polizia danese collabora con i soldati tedeschi e la vita quotidiana continua quasi come prima dell'invasione. I raid aerei alleati sono però disastrosi: i tedeschi son pronti a ricevere i bombardieri e ne abbattono un gran numero. La tecnologia tedesca è più all'avanguardia nei radar? Harold, un intelligente studente che abita su un'isola, per abbreviare il percorso nel tornare a casa a piedi, attraversa di nascosto una base tedesca e vede una strana installazione militare. Da questa scoperta casuale si scatenerà tutta la sequenza di avvenimenti raccontata nel libro.
Anche questo libro è ambientato durante la seconda guerra mondiale, stavolta sul fronte danese, nel 1941. Devo dire però che la storia mi ha appassionato meno di Jackdows.