Mamma mia quanto tempo che non scrivo nulla! Purtroppo ho letto pochi libri in questo inizio d'anno.
Nei miei quarant'anni io, Zarité Sedella, ho avuto miglior fortuna di altre schiave. Vivrò a lungo e la mia vecchiaia sarà gioiosa, perché la mia stella - la mia z'étoile - brilla anche quando la notte è nuvolosa (da "L'isola sotto il mare" di Isabel Allende)
1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell'isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com'è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l'ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l'affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all'annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi - soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un'eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni. (dal retrocopertina)
Questo ultimo libro pubblicato da Isabel Allende mi è piaciuto veramente molto. Avvincente e interessante nei risvolti storici della vicenda, ha veramente calamitato la mia attenzione. Non lasciatelo a impolverarsi sugli scaffali come ho fatto io, ma leggetelo subito!
Nei miei quarant'anni io, Zarité Sedella, ho avuto miglior fortuna di altre schiave. Vivrò a lungo e la mia vecchiaia sarà gioiosa, perché la mia stella - la mia z'étoile - brilla anche quando la notte è nuvolosa (da "L'isola sotto il mare" di Isabel Allende)
1770, Santo Domingo, ora Haiti. Tété ha nove anni quando il giovane francese Toulouse Valmorain la compra perché si occupi delle faccende di casa. Intorno, i campi di canna da zucchero, la calura sfibrante dell'isola, il lavoro degli schiavi. Tété impara presto com'è fatto quel mondo: la violenza dei padroni, l'ansia di libertà, i vincoli preziosi della solidarietà. Quando Valmorain si sposta nelle piantagioni della Louisiana, anche Tété deve seguirlo, ma ormai è cominciata la battaglia per la dignità, per il futuro, per l'affrancamento degli schiavi. È una battaglia lenta che si mescola al destarsi di amori e passioni, all'annodarsi di relazioni e alleanze, al muoversi febbrile dei personaggi più diversi - soldati e schiavi guerrieri, sacerdoti vudù e frati cattolici, matrone e cocottes, pirati e nobili decaduti, medici e oziosi bellimbusti. Contro il fondale animatissimo della storia, Zarité Sedella, soprannominata Tété, spicca bella e coraggiosa, battagliera e consapevole, un'eroina modernissima che arriva da lontano a rammentarci la fede nella libertà e la dignità delle passioni. (dal retrocopertina)
Questo ultimo libro pubblicato da Isabel Allende mi è piaciuto veramente molto. Avvincente e interessante nei risvolti storici della vicenda, ha veramente calamitato la mia attenzione. Non lasciatelo a impolverarsi sugli scaffali come ho fatto io, ma leggetelo subito!
1 commento:
Bene bene... non vedevo l'ora che ricominciassi a postare qualcosa, lo terrò presente questo della Allende... :-)
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