19/03/09

42, Coldplay

"42" è secondo me una delle più belle canzoni dell'ultimo album dei Colplay assieme a "Violet Hill". Oggi mi è entrata in testa e non ne esce più ;-)
E se seguite CSI Las Vegas su Fox Crime, la sentirete all'inizio della puntata di stasera!





Those who are dead are not dead
They're just living my head
And since I fell for that spell
I am living there as well
Oh...

Time is so short and I'm sure
There must be something more

Those who are dead are not dead
They're just living my head oh…
And since I fell for that spell
I am living there as well oh…

Time is so short and I'm sure
There must be something more

You thought you might be a ghost
You thought you might be a ghost
You didn't get to heaven but you made it close
You didn't get to heaven but you made it close

You thought you might be a ghost
You thought you might be a ghost
You didn't get to heaven but you made it close
You didn't get to heaven but you oh oh
Oh oh…

Those who are dead are not dead
They're just living my head
Oh...

18/03/09

Thingvellir, Islanda

La nascita di un nuovo oceano è apparentemente un fenomeno impossibile da osservare. [...] Ma a Thingvellir, in Islanda, un processo simile è già attivo da decine di migliaia di anni. Possiamo osservarne comodamente i riflessi superficiali passeggiando lungo la linea su cui la placca nordamericana (che comprende New York) si separa da quella europea (che comprende Londra): una grande vallata orlata da due "gradoni" di roccia basaltica, fratture e spaccature come gigantesche cicatrici disposte a quinte e che vengono occupate da laghi e paludi, modesti terremoti e attività vulcanica diffusa. [...] A Thingvellir, nell'anno Mille, si riunì il primo parlamento europeo. E' un luogo straordinario e unico, perché solo qui è possibile mettere i piedi nel punto in cui la dorsale medio-atlantica emerge in superficie e lascia vedere quello che, normalmente, risulta coperto dalle acque. In quella riunione, i sostenitori delle religioni indigene dichiararono che l'eruzione che si stava approssimando significava la chiara ira dei locali per l'arrivo di un nuovo dio straniero. Ma i cristiani mostrarono ai parlamentari l'immensa distesa di lave di Thingvellir e sostennero che erano state emesse proprio perché il dio dei cristiani non era ancora stato accolto. Il parlamento optò per questa seconda soluzione e l'Islanda divenne cristiana a causa dell'apertura dell'Oceano Atlantico. (dall'articolo "Dall'Afar all'Islanda, nuovi oceani e segni divini" di Mario Tozzi, NG marzo 2009)

Della serie, ci sono stata! Lo scenario è veramente meraviglioso.


06/03/09

Fahrenheit 451 / Cronache marziane

Era una gioia appiccicare il fuoco. Era una gioia speciale vedere le cose divorate, vederle annerite, diverse. Con la punta di rame del tubo fra le mani, con quel grosso pitone che sputava il suo cherosene venefico sul mondo, il sangue gli martellava contro le tempie, e le sue mani diventavano le mani di non si sa quale direttore d'orchestra che suonasse tutte le sinfonie fiammeggianti, incendiarie, per far cadere tutti i cenci e le rovine carbonizzate della storia. Col suo elmetto simbolicamente numerato 451 sulla stolida testa, con gli occhi tutta una fiamma arancione al pensiero di quanto sarebbe accaduto la prossima volta, l'uomo premette il bottone dell'accensione, e la casa sussultò in una fiammata divorante che prese ad arroventare il cielo vespertino, poi a ingiallirlo e infine ad annerirlo. (da "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury)

Montag è un vigile del fuoco il cui compito è di bruciare i libri e i possessori che si oppongono alla loro distruzione. Le case sono ignifughe, in ogni salotto la televisione è padrona, con schermi che occupano intere pareti e l'emittente coinvolge lo spettatore recapitandogli i copioni con alcune battute da leggere. C'è una guerra lontana, ma non preoccupa nessuno.

"Fahrenheit 451" è indubbiamente uno dei capolavori della fantascienza, pubblicato nel lontano 1953, ma i temi di cui tratta lo rendono attualissimo.
Ne consiglio veramente la lettura a tutti.

In questa edizione era presente anche "Cronache marziane", una serie di racconti ambientati su Marte e che parlano della sua colonizzazione. Forse a causa del fatto che sono stati pubblicati a puntate e i vari capitoli non sono collegati tra loro, mi sono sembrati veramente noiosi e antiquati, ho fatto davvero fatica a finirli.