30/09/08

Il carico da undici

Il curioso di Andrea Camilleri è che mentre vorrebbe essere considerato anche un autore di polizieschi viene sempre indicato come un giallista. Il 'padre di Montalbano' è così diventato compare del 'padre di Maigret': e con Simenon, come anche con Conan Doyle e Vazquez Montalban, divide un destino comune, segnato da un successo arrivato da dove non volevano e da un proposito ossessivo: uccidere i loro personaggi nel terrore di essere fagocitati. (da "Il carico da undici" di Gianni Bonina)

Questo libro è un saggio interamente dedicato ad Andrea Camilleri. E' suddiviso in tre parti: un saggio che analizza tutti i libri fino a "Voi non sapete", una lunga intervista allo scrittore, la trama di tutti i libri, sempre fino a "Voi non sapete" del 2007.
Per i fan di Andrea Camilleri il libro è una miniera di informazioni, sia per recuperare libri usciti in sordina che mancano nella libreria, sia per capirne meglio le motivazioni delle trame, dei personaggi e i collegamenti fra i vari libri. Non lo consiglio a chi non conosce e apprezza già Camilleri.

29/09/08

Platoon

Week-end trascorso all'insegna di due film sul Vietnam: venerdì ho visto finalmente "Apocalypse now redux" (porcaccia la miseria ho scordato di programmarne la registrazione) e terminato ieri sera con Platoon, l'altrettanto famoso film di Oliver Stone dell'86, vincitore di quattro premi Oscar, con Tom Berenger, Willem Dafoe, Charlie Sheen e Forrest Witaker per citare i più famosi.

Il soldato Taylor (Charlie Sheen) è uno dei novellini della compagnia Bravo che combatte in Vietnam: ha lasciato il college e si è arruolato volontario per verificare che solo i più poveri si arruolano, senza rendersi conto dell'inferno in cui va a cacciarsi. Assisterà e parteciperà all'alienazione, alla violenza, alla trasformazione degli uomini in mostri, sorretti dall'odio contro i musi gialli e contro se stessi. E' epica la lotta fra due superiori della compagnia, lo spietato sergente Bob Barnes (Tom Berenger) contro l'umano sergente Elias Grodin (Willem Dafoe).

Che dire, un film da vedere. E' molto diverso dalla "poesia" di "Apocalypse now" di cui vi ho già parlato della versione uscita nelle sale in un precedente post. Qui la guerra è quella vera del primo tempo di "Salvate il soldato Ryan". Oliver Stone è stato realmente in Vietnam e ha scritto il film al suo ritorno, ispirandosi ai soldati conosciuti durante la sua esperienza.
I singoli personaggi rimangono impressi: le personalità dei due sergenti che si scontrano duramente, il capitano novellino che non è in grado di dare ordini, la fratellanza dei soldati di colore, la droga per fuggire dall'orrore della realtà, il conteggio alla rovescia dei giorni che mancano al congedo per poter resistere.
L'eroismo, la vigliaccheria, il coraggio, la paura, la crudeltà, la giustizia son tutti presenti.



26/09/08

Cars Toons

Notizia per i fans di "Cars": "Cars II" arriverà nelle sale forse nel 2011 (sigh!) . Nell'attesa del film, in America stanno per trasmattere una serie di corti, "Cars Toon", con gli stessi personaggi.
Intanto ho trovato in rete questo corto del 2006 "Mater And The Ghostlight", con protagonista Cricchetto.



24/09/08

Bavaglio

Passeranno dalla cronaca alla Storia della Repubblica questi giorni di giugno e luglio 2008. Li chiameranno: i giorni del bavaglio. Quando il Senato votava per interrompere il processo del premier accusato dal Tribunale di Milano per la corruzione del testimone Mills e per farlo decideva di fermarne altri 100mila. In via d'urgenza. E in nome della Sicurezza. (da "Bavaglio" di Gomez-Lillo-Travaglio)

Gli ultimi veri giornalisti rimasti in Italia ci forniscono un altro libro per cercare di capire quello che sta succedendo e quali saranno le conseguenze con le tre nuove leggi approvate prima dell'estate: la blocca-processi, il lodo Alfano e la legge sulle intercettazioni e il bavaglio alla stampa.
I fatti descritti li conoscevo già seguendo da mesi l'ottimo blog Voglio scendere. Ho trovato interessante l'appendice su come funzionano le intercettazioni nel mondo. Il libro mi ha dato l'impressione di essere stato scritto un po' in fretta, ma ve lo consiglio ugualmente. Come sempre in questi casi vale l'avvertenza: astenersi sofferenti di fegato.

23/09/08

The Black Donnellys

E' un telefilm del 2007, purtroppo composto di una sola stagione di 13 episodi.

I Donnellys sono quattro fratelli figli di immigrati irlandesi che vivono in un quartiere degradato di Ney York, il famoso Hell's Kitchen, dove la mafia irlandese e quella italiana si spartiscono territorio e profitti.
Dei quattro fratelli Tommy, il secondogenito, è il più intelligente: studia all'università e vorrebbe una vita onesta ma è sempre costretto a violare la legge per aiutare i fratelli stupidi e poco riflessivi.
Jimmy è il maggiore, sempre pronto a cacciarsi nei guai per la droga. Kevin invece ha il vizio del gioco ed ha grossi debiti e fa di tutto per assecondare Jimmy contro Tommy. Sean è il minore, il bello della famiglia, è un donnaiolo che vorrebbe aiutare i fratelli, ma si caccia nei guai.
Il telefilm è insolito perchè quello che accade è raccontato dalla prigione dal migliore amico dei fratelli, Joey, e con continui flash back si vivono i fatti narrati.

Italia 1 trasmette in tardissima serata della domenica questo telelilm (ma per fortuna ho il mio fido dvd recorder!) a cui mi sono veramente appassionata. Se si arrivano a conoscere i personaggi che sono tanti, e loro nomi, lo si potrà apprezzare. Il personaggio di Tommy è veramente riuscito, sfido chiunque a non parteggiare per lui!

22/09/08

Sicko

"Sicko" è un documentario di Michael Moore del 2006, dedicato al sistema delle assicurazioni per la sanità americana.

Presentandoci le storie di alcuni americani, Moore ci mostra come funzionano la sanità. Ci racconta di come i medici delle assicurazioni hanno il potere di approvare o respingere il finanziamento degli interventi, e ovviamente sono incentivati a rifiutarne il più possibile. Ci racconta di come alcuni dei pompieri e volontari dell'11 settembre sono costretti a vivere con i problemi polmonari ed altro.
Moore analizza anche come funziona la sanità in altri paesi: Canada, Inghilterra, Francia e dulcis in fundo Cuba, dove i pazienti non devono pagare per essere curati.

Bisogna guardare questo documentario per renderci conto di quanto siam fortunati, persino con la sanità italiana. Certo, potrebbe essere meglio, ma spero che non raggiungerà mai i livelli di quella americana, dove hai a disposizione tutte le cure più all'avanguardia, ma se non sei un miliardario, non te le puoi permettere e ci lasci la pelle.

17/09/08

La casa delle finestre che ridono

"La casa delle finestre che ridono" è un film di Pupi Avati del 1976. E' stato recentemente restaurato.

Stefano è un pittore-restauratore che viene chiamato in un paesino nelle valli di Comacchio per restaurare un affresco molto rovinato posto in una chiesa di campagna. Il pittore dell'affresco è Buono Legnani, un inquietante personaggio morto pazzo vent'anni prima in circostanze misteriose. Stefano nel paese conosce solo un amico che si occupa di analisi dell'inquinamento delle acque per riportare le anguille. L'amico però sembra in preda ad un esaurimento nervoso come gli era già accaduto in passato, e una sera, dopo aver chiamato urgentemente l'amico perchè deve rivelargli qualcosa, si butta da una finestra proprio mentre Stefano sta arrivando. Il restauratore decide di cercare di saperne di più sulla vita dell'inquietante Legnani, detto "il pittore di agonie" anche in seguito a telefonate anonime che lo sollecitano ad andarsene, ma sembra che in paese tutti gli siano contro.

Inquietante film degli anni 70 che è diventato un cult. Ho trovato la prima parte abbastanza lenta e noiosa, ma il finale vale la visione del film! La casa del titolo si vede solo alla fine del film, portate quindi pazienza. Il film conviene registrarlo o guardarlo in dvd per riguardare i momenti significativi alla luce delle rivelazioni finali ;-)

14/09/08

La forza del passato

- Lei - pausa - è un uomo triste?
Così mi ha detto, questa giornalista. E' l'ultima domanda, dopodiché un assessore appena sconfitto alla elezioni mi stringerà la mano e mi consegnerà la busta con i quindici milioni del premio Gianburrasca-Narrativa per ragazzi. Quindici milioni. Valgono bene il peso di questa serata, consistente di lunga cena al ristorante in compagnia delle autorità locali, successiva cerimonia di premiazione nella sala-convegni inaugurata di fresco (c'è ancora odore di vernice), discorso del sindaco uscente, di quello entrante, della presidentessa della giuria, e intervista finale al vincitore effettuata da una giornalista con gli occhi a pesce lesso. (da "La forza del passato" di Sandro Veronesi)

Gianni è uno scrittore di libri per ragazzi. Ha una moglie un figlio, Franceschino, e ha perso il padre da poco. Al ritorno da una premiazione, accetta un passaggio da un tassista abusivo, che inquieta parecchio Gianni. Mentre stanno per attraversare un incrocio, l'abusivo fa un'affermazione che terrorizza Gianni: "Allora finalmente Franceschino ha imparato a andare in bicicletta...". Gianni in mezzo all'incrocio si precipita giù dalla macchina e scappa incontro a dei poliziotti presenti e gli racconta l'accaduto mentre il taxi abusivo scappa. Arrivato a casa, lo scrittore decide assieme alla moglie che si tratta di una minaccia e partono in piena notte per la casa dei suoceri a Viareggio.

Come scrivevo ieri nel post per "Brucia Troia", ho scoperto da poco questo autore e i due libri che ho letto hanno storie insolite e non banali. Consiglio quindi anche a voi di provarlo, io non vedo l'ora di leggere il famoso "Caos calmo". che molti acclamano come il suo capolavoro.

13/09/08

Brucia Troia

Quando, esattamente, tutto fosse cominciato, non lo sapeva nessuno: chi conosceva il brefotrofio dei Chreubini, e la Pia Missione di Maria Assunta in Cielo, in cima a quella strada attorcigliata a ricciolo, sapeva soltanto che se n'era cominciato a parlare poco dopo la fine della guerra, come della Coca-Cola o del boogie-woogie, e lo stesso valeva anche per padre Spartaco, che era bruno di pelle ed era stato missionario in Eritrea. Nè si potrà mai sapere chi sia stata la prima madre a depositare il suo bambino davanti alla porta della missione, quando, di preciso, lo abbia fatto, o perché, nè chi sia stata la prima vecchia ad arrampicarsi fin lassù, seguendo quale istinto, per assistere alle prediche del sacerdote e cominciare ad adorarlo. (da "Brucia Troia" di Sandro Veronesi)

Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, nel cuore della provincia italiana, si svolge la vicenda raccontata in questo nuovo romanzo di Sandro Veronesi. In scena, due mondi diversi ma paralleli. Da una parte il Cantiere, un degradato fazzoletto di terra abitato dai "brutti, sporchi e cattivi" che sopravvivono al margine del boom economico: qui si rifugerà Salvatore, ragazzino scappato dal brefotrofio dei Cherubini, qui troverà i suoi maestri nel vecchio Omero e in Miccina, e in seguito anche un compagno-allievo nel Pampa, bambino solitario e selvaggio della sua stessa stirpe segnata. Dall'altra, i trovatelli del brefotrofio, dominati da padre Spartaco, ex missionario integralista con un'idea fissa: costruire tra gli olivi un leggendario monumento psichedelico, tutto ingranaggi e tubi al neon, innalzato in lode alla Vergine Maria per "resistere al progresso che tenta di umiliarla". Nel mezzo, lo scroscio borghese della modernità, al quale tutti i personaggi di questa antisaga sono disperatamente estranei; e sarà proprio nel fatidico 1970, l'anno-chiave dell'epopea dello sviluppo, che essi, tutti, verranno consegnati al proprio destino di vittime sacrificali. (da IBS)

Ho scoperto da poco questo autore, raccomandatissimo da un'amica e devo dire che il suo stile mi piace molto. Questo è il primo libro di Veronesi che leggo e mi ha colpito sia per la trama che per le atmosfere dei due luoghi dove si svolge la vicenda. In rete, fra i commenti di molti lettori, ho visto giudizi negativi su questo libro, ma a me è piaciuto. Se vi incuriosisce il titolo, Veronesi è stato ispirato dall'omonima canzone di Vinicio Capossela.

12/09/08

Post-it

Oggi che è finalmente venerdì, vi propongo questo video che è spettacolare! Ma che pazienza ci vuole per incollare 280.000 post-it???
Son sicura che nei prossimi giorni questo video farà il giro della rete!


EepyBird's Sticky Note experiment from Eepybird on Vimeo.

10/09/08

Odd hours

It's only life. We all get through it. Not all of us complete the journey in the same condition. Along the way, some lose their legs or eyes in accidents or altercations, while others skate through the years with nothing worse to worry about than an occasional bad-hair day. (da "Odd hours" di Dean Koontz)

Dopo i fatti dell'abbazia di San Bartolomeo, Odd sta per tornare a Pico Mundo. Lungo la strada ha un ripensamento: assieme agli amici fantasmi 'custodi' s'incammina verso il mare. Raggiunge la cittadina di Magic Beach e viene assunto come cuoco-autista-tuttofare da un vecchio attore di cinema. In questo posto Odd viene perseguitato da uno strano incubo: il cielo sopra la cittadina tutto tinto di rosso e compare anche una ragazza, che Odd incontra tutti i giorni passeggiando sul molo. Deciso a scoprire se l'incubo rappresenta una minaccia reale, nella passeggiata quotidiana Odd incontra la ragazza e inizia a parlarle quando un energumeno e due compari si avvicinano minacciosamente ai ragazzi.

Questa settimana vi parlo un'altra volta di Odd Thomas, di cui ho letto anche il quarto episodio della saga.
In questa nuova avventura, Odd non può fare a meno di usare la forza, ma ci è veramente costretto o milioni di uomini morirebbero. E per una volta il fantasma che lo segue dall'avventura precedente, Frank Sinatra, è fondamentale per la riuscita dell'impresa.
Ho trovato questo libro molto lento fino a metà, anche se poi si riprende. Sopratutto non ho capito molto bene il ruolo della ragazza dato che Odd fa tutto da solo... Vedremo come continuerà nel prossimo libro, forse Odd dimenticherà Stormy? ;-)

09/09/08

Amityville Horror

E' un film del 1979 di Stuart Rosemberg. Ne sono stati fatti vari remake, l'ultimo nel 2005 di Andrew Douglas.

La famiglia Lutz compra a poco prezzo una splendida casa ad Amityville, che si affaccia sul fiume. Il prezzo è basso perchè un anno prima la casa è stata teatro di una tragedia: uno dei figli della famiglia che ci abitava prima, i DeFeo, probabilmente fra le 3 e le 3.30 di notte, ha sterminato tutta la sua famiglia, sei persone.
Appena i Lutz si trasferiscono, accadono strane cose: il capofamiglia, George Lutz, tutte le notti si sveglia alle 3.15 e più i giorni passano più uno strano malessere lo colpisce. La bambina parla in continuazione con un amico immaginario. Mosche si presentano in una stanza fuori stagione...

Questo film mi è piaciuto molto perchè è un tipo di horror in cui l'orrore viene dalle atmosfere e suggestioni, non da mostri improbabili fatti al computer.. E' di quei film che ti fanno andare a letto con l'ansia, quindi insonni astenersi ;-) Anche il finale è insolito per un film del genere.
Il film è tratto da una storia vera, ma avendo visto un documentario sulla vicenda, la realtà è stata esagerata un bel po'. Se qualcuno è interessato al documentario, cercate su Youtube "The real Amityville horror". E' in inglese, ma molto comprensibile.

08/09/08

Brother Odd

Embraced by stone, steeped in silence, I sat at the high window as the third day of the week surrendered to the fourth. The river of night rolled on, indifferent to the calendar. I hoped to witness that magical moment when the snow began to fall in earnest. Earlier the sky had shed a few flakes, then nothing more. The pending storm would not be rushed. (da "Brother Odd" di Dean Koontz)

Odd ha lasciato Pico Mundo e si è rifugiato nell'abbazia di San Bartolomeo, un monastero sulle montagne della Sierra che ospita un orfanotrofio coi bambini rifiutati da tutti. Spera che grazie alla tranquillità del luogo, potrà riprendersi dall'avventura precedente e non sarà eccessivamente perseguitato dalle sue visioni.

Una nuova avventura per il nostro amico Odd. Finalmente lo vediamo in un altro scenario, diverso dal deserto di Pico Mundo. Odd che ha sempre abitato nel deserto si stupisce per la neve, che non ha mai visto.
Bell'avventura, ma devo dire che la provenienza del male (non posso dire di più per non rovinarvi la sorpresa se lo leggerete) presente in questo capitolo della saga mi è sembrato un troppo forzato.

05/09/08

Durham County

"Durham County" è una miniserie poliziesca di soli 6 episodi ambientato nell'omonima contea in Canada.

Il detective della omicidi di Toronto Mike Sweeney si è appena trasferito per trovare un posto più tranquillo per la moglie, appena uscita da un cancro. Ma non è nuovo del posto: infatti è originario di qui e ritrova vecchi amici e nemici.

L'assassino lo si conosce fin da subito, rimangono invece misteriose le motivazioni. Il telefilm ha atmosfere molto inquietanti e paesaggi bellissimi e mi è piaciuto sopratutto per questo. Viene una voglia di visitare il Canada....;-)

03/09/08

Fast food nation (il film)

E' un film del 2006 di Richard Linklater ispirato all'omonimo libro di Eric Schlosser di cui vi ho già parlato qui.

Una compagnia di fast food ha appena lanciato sul mercato un nuovo panino, il Big One, che sta vendendo benissimo e ha rilanciato le vendite. Una nuvola però è all'orizzonte: qualcuno è riuscito a trafugare un campione di carne non cotta e ad analizzarla, scoprendo che contiene un'altissima percentuale di batterio E. Coli, provocata da contaminazione della carne con feci bovine. Il responsabile del lancio del Big One viene incaricato di indagare su queste accuse.

Il film in maniera più leggera di un documentario ci presenta una parte delle denunce del libro, quali la contaminazione della carne e le condizioni di vita dei lavoratori dei fast food e dei macelli. Nel film fanno brevi apparizioni grandi nomi come Bruce Willis, Avril Lavigne, Ethan Hawke e Patricia Arquette. Mi raccomando, è un film da vedere PRIMA di entrare in un fast food.



01/09/08

Il rompiballe

CLAUDIO SABELLI FIORETTI: Fra un po' potrà vantare di aver doppiato la boa dei due milioni di copie vendute. Nel quasi totale silenzio della stampa italiana. Per la televisione, fino a poco tempo fa era un fantasma. Per gli italiani no. (da "Il rompiballe" di Claudio Sabelli Fioretti)

Claudio Sabelli Fioretti intervista Marco Travaglio su vari temi scottanti trattati spesso dal famoso giornalista. Alcuni titoli di capitoli: "Un fenomeno editoriale nell'ostracismo generale", "Perchè ho perso la causa con Previti", "La coda di paglia della sinistra inciucista".

Chi segue questo blog l'avrà già intuito che ultimamente mi sono appassionata moltissimo a Marco Travaglio. Apprezzo quello che scrive e penso che abbia cambiato il mio modo di vedere molte delle cose che stanno accadendo in Italia in questi anni.
In questo lunga intervista finalmente ho scoperto perchè ha perso la causa civile con Previti, nonostante avesse scritto correttamente che Previti era sotto processo quando nessuno lo diceva. Ho anche scoperto qual è il suo libro più venduto, "L'odore dei soldi", titolo che mi devo procurare anche se sembra quasi introvabile.

SABELLI FIORETTI: Hai cause anche per i libri?
TRAVAGLIO: Per i libri no. I berlusconiani leggono poco.
(da "Il rompiballe" di Claudio Sabelli Fioretti)