30/10/09

Gocce di Sicilia

Buongiorno. Non c'è il proprietario, il signor Falletta? Ah, è andato un momento in banca e allo storo ci bada lei. Allora, se mi permette, l'aspetto. (da "Gocce di Sicilia" di Andrea Camilleri)

Zù Cola era davvero "pirsona pulita"? E perché a San Calò piace tanto il vino? Come finirà la sfida tra "Calibardi" e il "Signiruzzo"? In queste pagine Andrea Camilleri ci offre una serie di immagini della sua terra natale, la Sicilia: "gocce" distillate di un amore antico e radicato nelle quali brilla tutta la vivacità dell'ingegno e del carattere isolano. Che rievochi con affetto la figura dello zio "magico", "u zz'Arfredu", o che racconti divertito la strana guerra per la bandiera scatenatasi tra comunisti, democristiani e separatisti alla vigilia delle prime elezioni regionali in Sicilia, in ogni suo testo Camilleri fa risplendere quel funambolismo della scrittura, quel suo linguaggio inventivo, insieme barocco e popolare, siciliano e nazionale, che ne ha fatto l'autore italiano più letto e amato degli ultimi anni. (da Ibs)

Questo libricino di racconti non mi è piaciuto molto. Due delle storie principali sono l'ossatura di altri due romanzi, altri due raccontini sono carini, gli altri quattro non mi sono piaciuti. La Mondadori sta raschiando il fondo del barile pur di vendere qualcosa firmato Camilleri?

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