C'era, fra i libri di mio nonno, una tragedia in versi (e naturalmente in cinque atti) che io, ancora caruso, più che leggere, quasi quasi mi mangiai avidamente: si intitolava "La tragica storia di Issione" ed autore ne era - come dichiarava la copertina - il cavaliere Artidoro Scibetta, notaro, mi pare di ricordare, in Aragona. (da "La strage dimenticata" di Andrea Camilleri)I moti del 1848 in Sicilia come pretesto per rivalse trasformistiche da parte del notabilato: in questo contesto si svolgono due efferate stragi sulle quali le autorità si affrettarono a stendere un velo di silenzio. La prima strage avvenne a Porto Empedocle, dove il maggiore Sarzana si liberò in un sol colpo di 114 detenuti, soffocandoli e bruciandoli vivi in una cella comune; la seconda ebbe luogo a Pantelleria, dove ad opera di mafiosi e proprietari furono giustiziati 15 contadini in base a pretestuose accuse. Sulla scorta dei ricordi tramandati dalla sua famiglia, e consultando residue documentazioni, Camilleri fa rivivere quei tetri episodi in un racconto amaramente umoristico. (da Bol)
Altro libro letto a inizio 2009 di cui mi ero scordata di parlare.
Libro molto pesante e poco scorrevole contrariamente a quelli solitamente molto interessanti di genere storico di Camilleri.
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