
Alle soglie della seconda guerra mondiale, Billy, giovane figlio di un piccolo allevatore del New Mexico, riesce a catturare la lupa che minaccia il bestiame, ma non la lascia uccidere: cerca anzi di riportarla sulle montagne messicane, di restituirla al suo mondo, che è poi anche quello di una nonna molto amata. Comincia un lungo viaggio avventuroso che porterà Billy e il fratello Boyd a perdersi e a ritrovarsi in un paesaggio metafisico e spietato. (da Ibs)
"The crossing" è il secondo libro della trilogia della frontiera di McCarthy. Al contrario del primo, questo ho fatto enormemente fatica a leggerlo a causa della trama in cui non succede mai niente, quindi so di non poter dare un buon giudizio del racconto.
Per mezzo libro c'è il viaggio per portare la lupa in Messico, per l'altro mezzo c'è il secondo viaggio in Messico per recuperare i cavalli di famiglia rubati. Nell'ultima parte, il terzo viaggio per cercare di trovare il fratello. Del racconto fanno anche parte tre noiosissime digressioni degne di quelle dei "Promessi sposi" che appesantiscono la già pesante narrazione.
Insomma tutta un'altra cosa rispetto al bellissimo "La strada".
Prenderò una bella pausa prima di leggere il terzo e ultimo romanzo della trilogia, "Cities of the plain".
2 commenti:
Ho iniziato anche io a leggere la strada dietro consiglio di mia madre
@valerius: Bene così poi mi saprai dire se ti è piaciuto o no! Non piace a tutti, mia sorella ad esempio non l'ha apprezzato.
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