07/11/07

Le pecore e il pastore

Il bosco che c'era fra Santo Stefano e Cammarata, a quasi mille metri d'altizza, era un tempo accussì selvaggio et aspro e forte che la luce del sole non ce la faciva a passare attraverso il fitto del fogliamee chi ci si avventurava non arrinisciva più a distinguere se era jorno o se era notte. I primi arabi conquistatori lo chiamarono koschin, che veni a dire loco oscuro. Po', a picca a picca, il nome si cangiò in Quisquina.

"Le pecore e il pastore" è un piccolo romanzo storico di Camilleri, che incuriosito da una nota a piè di pagina di un libro che racconta la vita del vescovo Peruzzo, ne ricerca i retroscena.
Il libro non mi è piaciuto molto: racconta luoghi, personaggi relativi al "fatto" che non vi rivelo (non leggete le note di copertina se non volete rovinarvi la sorpresa) ma in maniera non coinvolgente come al solito.
Se non altro questo libriccino ha il merito di avermi dato la spinta per iniziare a leggere "Il Gattopardo", di cui riproduce alcuni capoversi ;-)

1 commento:

Gianchy ha detto...

Bellissimo il 'Gattopardo'... l'ho letto un paio di volte... una alle medie e poi nel mio periodo da adolescente romantica e ne sono rimasta incantata... uno dei TANTI libri che un giorno vorrei rileggere...
Gianchy