17/09/08

La casa delle finestre che ridono

"La casa delle finestre che ridono" è un film di Pupi Avati del 1976. E' stato recentemente restaurato.

Stefano è un pittore-restauratore che viene chiamato in un paesino nelle valli di Comacchio per restaurare un affresco molto rovinato posto in una chiesa di campagna. Il pittore dell'affresco è Buono Legnani, un inquietante personaggio morto pazzo vent'anni prima in circostanze misteriose. Stefano nel paese conosce solo un amico che si occupa di analisi dell'inquinamento delle acque per riportare le anguille. L'amico però sembra in preda ad un esaurimento nervoso come gli era già accaduto in passato, e una sera, dopo aver chiamato urgentemente l'amico perchè deve rivelargli qualcosa, si butta da una finestra proprio mentre Stefano sta arrivando. Il restauratore decide di cercare di saperne di più sulla vita dell'inquietante Legnani, detto "il pittore di agonie" anche in seguito a telefonate anonime che lo sollecitano ad andarsene, ma sembra che in paese tutti gli siano contro.

Inquietante film degli anni 70 che è diventato un cult. Ho trovato la prima parte abbastanza lenta e noiosa, ma il finale vale la visione del film! La casa del titolo si vede solo alla fine del film, portate quindi pazienza. Il film conviene registrarlo o guardarlo in dvd per riguardare i momenti significativi alla luce delle rivelazioni finali ;-)

2 commenti:

valerius ha detto...

Per me è il miglior film di Pupi Avati e uno tra i migliori horror italiani. Una volta ho sentito a Scandicci Avati che diceva che non ne poteva più di sentir osannare questo film. Lui sosteneva che era un film comune in cui però alla fine c'era un buon colpo di scena. Io non sono daccordo: per me è un grande film.

Anonimo ha detto...

Ci sono delle parti lente, ma la storia prende e il secondo tempo e' mitico. Dopo Profondo Rosso e' il mio film horror italiano preferito.